Il panettone

Il panettone

Inutile negarlo, in Italia non esiste un altro dolce che richiami alla mente l’atmosfera del Natale come il panettone.

Sarà perché cominciamo a trovarlo sugli scaffali dei negozi proprio in quel periodo o anche perché lo vediamo tagliato a fette e distribuito al pubblico nei mercatini o nei presepi viventi dei nostri paesi, ma sta di fatto che quando finalmente torna a farsi vedere la nostra mente non può fare a meno di associare le piacevoli giornate natalizie.

Già, perché il panettone non è un dolce che si prepara o si consuma durante tutto l’anno, ma solo in occasione dell’inverno e in particolare a Natale.

Cos’è il panettone?

Il panettone è un soffice dolce da forno a pasta morbida di origine milanese, tipicamente farcito con uvetta e canditi. L’impasto è rigorosamente a lievitazione naturale e grazie ad un apposito stampo in carta che rimane attaccato anche dopo la cottura, assume la tipica forma cilindrica.

La parte superiore del panettone ha una crosta a forma di cupola che si forma in cottura grazie ad un importante passaggio della sua preparazione: la scarpatura. Si tratta di un’incisione a croce che si fa prima della cottura sulla “pelle del panettone“, un termine tecnico che indica un particolare strato superficiale che si forma quando termina l’ultima lievitazione.

L’origine del panettone: una vera favola!

Come accade per molte ricette e dolci tradizionali anche del panettone artigianale non si conoscono le vere origini. Ci sono molte storie, in verità quasi delle leggende che si perdono nei secoli, ma in particolare una ha il sapore dolce della favola, e ci piacerebbe raccontarla.

Si dice che nella città di Milano, in un periodo che si fa risalire all’Alto Medioevo, vivesse un fornaio che aveva una bellissima figlia di nome Algisa che lavorava al forno con lui.
Un falconiere, Ulivo degli Atellani, ne era innamorato e non trovando altro modo di avvicinarla decise di farsi assumere come garzone dal padre di lei.
Per guadagnare credito agli occhi del fornaio tentò di aumentare le vendite del forno e inventò la ricetta di un nuovo pane. Prese la migliore farina e la impastò con uova, burro, miele e uva sultanina. Poi infornò.
Il pane dolce che ne uscì ebbe un tale successo che tutti lo vollero assaggiare. Le vendite andarono alle stelle e il padre acconsentì alle nozze dei due giovani che vissero così per sempre felici e contenti.

Il panettone nella storia

Ciò che dalla storia possiamo ricavare di per certo è che nel XV secolo lo statuto delle corporazioni dei fornai della città di Milano, prevedeva che il pane del giorno di Natale venisse eccezionalmente prodotto “bianco”, come quello dei signori. Un pane di puro frumento, farcito con burro, miele e Zibibbo. Una sorta di prima versione di panettone artigianale.

Nei documenti storici successivi si leggono stralci di come il panettone venisse spesso usato dai nobili come una delle portate del pranzo di Natale, o anche di come venisse scambiato tra signori e principi come dono di Natale.

La storia si fa più chiara all’inizio del ‘900 quando il panettone viene prodotto in serie e inizia l’esportazione in tutto il mondo.

Oggi il panettone viene prodotto in tutta Italia e non è più prerogativa della città di Milano. La ricetta classica ha subito diverse influenze, soprattutto in termini di ingredienti e semplificazioni varie.

Il panettone si è quindi nuovamente trasformato ed ora è disponibile in un’infinità di varianti.

La ricetta del panettone

Molti si arrendono all’idea di preparare in casa la ricetta del panettone. Non neghiamo che in effetti sia una piccola sfida, ma non è impossibile da superare, soprattutto se armati della giusta dose di pazienza dato che il panettone richiede tempi di lievitazione piuttosto lunghi.

La ricetta che proponiamo è certamente alla portata di tutti e non richiede costose attrezzature da pasticceria. Basta una normale impastatrice o planetaria, l’indispensabile stampo di carta per panettone da 1 Kg e, possibilmente, anche l’apposito spillone per panettone per il raffreddamento.

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Primo impasto

  • Farina Manitoba 250 g
  • Lievito madre (rinfrescato tre volte nell’arco della giornata) 65 g
  • Acqua (temperatura ambiente) 125 g
  • Burro morbido 70 g
  • Zucchero semolato 65 g
  • Malto 2 g
  • Tuorli 50 g

Secondo impasto

  • Farina Manitoba 62 g
  • Zucchero 50 g
  • Burro morbido 40 g
  • Tuorli 50 g
  • Uvetta sultanina 150 g
  • Sale fino 2 g
  • Baccello di vaniglia 1
  • Miele di acacia 16 g
  • Cedro candito 30 g
  • Arancia candita 70 g
  • Pasta di arance 75 g (ricetta più avanti)
  • Pasta di mandarini 30 g (ricetta più avanti)
  • Pasta di limoni 20 g (ricetta più avanti)

Preparazione del primo impasto

Per preparare il panettone si comincia dal primo impasto.
Si versa in una ciotola il malto, lo zucchero e l’acqua e si mescola fino allo scioglimento dello zucchero, quindi si trasferisce tutto in una impastatrice da cucina a cui si aggiunge la farina di manitoba e la si avvia.
Dopo circa 5 minuti l’impasto avrà la giusta consistenza. Fermare l’impastatrice, aggiungere il lievito madre e riavviare la macchina a velocità moderata.
Intanto emulsionare il burro con i tuorli, per farlo si mette il burro in una ciotola e con una frusta a mano lo si lavora fino ad ottenere una consistenza cremosa. A quel punto si aggiunge metà dei tuorli e si mescola ancora. Aggiungere quindi la metà restante e mescolare ancora fino ad ottenere un’emulsione omogenea.
A questo punto aggiungerne metà nell’impastatrice in funzione.
Di tanto in tanto si deve controllare che sulla frusta dell’impastatrice non sia rimasto dell’impasto non amalgamato, in tal caso la si deve fermare, staccare l’impasto dalla frusta, unirlo al restante e avviare nuovamente la macchina.
Quando l’impasto sarà ben asciutto e il burro completamente assorbito si aggiunge la parte restante dell’emulsione e si avvia ancora la lavorazione fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.
A questo punto lo si trasferisce su un piano di lavoro, gli si da una forma sferica, lo si trasferisce in una ciotola di vetro, lo si copre con della pellicola trasparente e lo si lascia lievitare per circa 12 ore ad una temperatura di circa 26°C.

Preparazione del secondo impasto

Per preparare il secondo impasto del panettone si parte dal primo dopo che ha terminato la lievitazione e ha grossomodo triplicato la sua dimensione originale. Lo si trasferisce nuovamente nell’impastatrice, si aggiunge la farina di manitoba, e si avvia la macchina a velocità moderata fino al completo assorbimento.
Si aggiunge quindi la parte aromatica ovvero la pasta di arancia e quella di limone, quindi il miele e i semi di vaniglia.
Si riavvia l’impastatrice fino al completo assorbimento degli aromi e nel frattempo si prepara una nuova emulsione di burro e tuorli.
Ottenuto un impasto elastico si ferma la macchina e si aggiunge lo zucchero, quindi la si riavvia aggiungendo un pizzico di sale.
Quando si sarà assorbito si aggiunge all’impasto l’emulsione in due momenti, esattamente come fatto in precedenza, e si lascia ultimare la lavorazione finché risulterà ben incordato.
Nel frattempo si mette l’uvetta in ammollo e si taglia a cubetti il cedro e l’arancia candita.
Scolare l’uvetta e aggiungerla nell’impastatrice insieme ai canditi fin quando l’impasto risulterà elastico. Come prova basta staccare un pezzo dell’impasto e tirarlo con le mani, dovrà risultare sottile e non si dovrà spezzare facilmente.
Spegnere quindi la macchina e lasciare riposare l’impasto per circa 20 minuti all’interno della ciotola dell’impastatrice coperta con un canovaccio. Dopodiché si trasferisce l’impasto su un piano, gli si da alcune pieghe e lo si lascia riposare per altri 30 minuti a temperatura ambiente.

Cottura

Trascorsi i 30 minuti si prelevano 1050 g di impasto, si arrotondano delicatamente a palla e si trasferiscono in uno stampo di carta da 1 Kg. L’impasto rimanente può essere usato per preparare dei panettoncini usando degli stampi per muffin.
Scaldare il forno a 35 °C e spegnerlo, quindi riporvi il panettone (coperto con una boule di vetro) e i panettoncini a lievitare per altre 6-8 ore.
Terminata l’ultima lievitazione lasciarlo scoperto a temperatura ambiente per altri 30 minuti, in questo modo sulla superficie si formerà una sottile pellicina (la pelle del panettone).
Fare un’incisione a croce (scarpatura) usando un taglierino affilato, mettere una noce di burro al centro e infornare a 175°C in forno statico per 50 minuti. Se si cuociono insieme anche i panettoncini, questi andranno sfornati prima, il tempo di cottura per loro è di circa 20-25 minuti.
Per raffreddare il panettone senza che si afflosci si deve capovolgerlo e lasciarlo a testa in giù per una notte intera. Per farlo si deve infilare nella base l’apposito spillone per panettone e appoggiarlo tra due pentole sufficientemente alte.
La mattina seguente il panettone è pronto per essere gustato.

Come preparare la pasta di agrumi

La pasta di agrumi come quella di arancia, limone o mandarino è un importante ingrediente per il panettone artigianale e si prepara sempre nello stesso modo, indipendentemente dall’agrume scelto.
Attenzione! Raccomandiamo solo l’uso di agrumi dalla buccia edibile.
Si parte lavando il frutto senza sbucciarlo, si tagliano via le estremità, lo si divide a metà, quindi a fette, quindi nuovamente a metà e si tolgono gli eventuali semi.
Si trasferiscono i pezzi in un tegame, si uniscono a 125 g di zucchero, si mescolano e si lasciano maturare per circa 20 minuti.
A questo punto si mettono a cuocere a fuoco basso per circa 40 minuti, quindi si lasciano intiepidire e si frullano con un mixer a immersione fino ad ottenere una purea omogenea.
Ed ecco fatta la pasta di agrumi.

Il panettone gastronomico

Durante le feste di Natale è ormai consuetudine preparare anche il cosiddetto panettone gastronomico. Si tratta di un antipasto salato, certamente un po’ scenografico, ma perfetto per le tavole delle feste natalizie.

Si prepara con del pan brioche che viene cotto nello stesso stampo del panettone dal quale prende naturalmente la forma. Il pane così ottenuto viene tagliato a strati (fette orizzontali) e farcito con affettati, salumi, formaggi, olive, pomodorini e tutto quel che ci va.

Il risultato sembra un super panino imbottito a piani, ma tagliate le prime fette (rigorosamente in verticale) ci si rende subito conto di quanto sia invitante, gustoso e spettacolare.

Come detto il panettone gastronomico può essere farcito con quel che più ci piace, in questa versione useremo prosciutto, salame, maionese e pomodori.

Ingredienti

  • 300 g di farina 0
  • 300 g di farina 00
  • 250 ml di latte
  • 2 uova
  • 100 g di burro
  • 20 g di lievito di birra
  • 50 g di zucchero
  • 1 cucchiaino di sale
  • lattughino
  • 100 g di prosciutto cotto
  • 6 sottilette
  • 100 g di maionese
  • 100 g di salame
  • 100 g di olive verdi
  • 100 g di pomodorini

Preparazione

Si parte innanzitutto dal pan brioche.
In una bastardella si mescolano entrambe le farine con lo zucchero, quindi si aggiunge il lievito disciolto nel latte. Si lavora l’impasto fino al completo assorbimento della farina, quindi si aggiunge il burro e le uova e si riprende a impastare.
Quando si sarà ottenuto un panetto morbido ed elastico gli si darà la forma di una palla e lo si metterà a lievitare per 1 ora coperto da un canovaccio in un luogo caldo.
Ora si riprende l’impasto e lo si mette nello stampo del panettone, lo si copre con un canovaccio e lo si lascia lievitare per altre 2 ore.
Al termine si spennella la superficie con del latte e si inforna a 180°C in un forno precedentemente riscaldato.
Dopo circa 40 minuti di cottura il pan brioche è pronto. Si sforna e si lascia raffreddare a testa in giù utilizzando l’apposito spillone per panettone infilato nella base e sostenuto ai lati con delle pentole sufficientemente alte. Al termine si toglie il panettone dallo stampo e lo si lascia completamente raffreddare su un piano.
Ora non rimane che tagliarlo in 8/10 fette orizzontali rotonde e farcirlo strato si / strato no con gli ingredienti scelti.
Richiuso completamente e ricomposti gli strati lo si taglia verticalmente a spicchi, e siccome lo abbiamo farcito a strati alterni avremo la fetta che si scompone da sola in comodi bocconi che si possono gustare più facilmente.

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